Climatizzatori e Covid: La sanificazione

Prodotti e sistemi di Mitsubishi Electric A seguito dell’emergenza COVID-19, è disponibile una guida per la gestione e conduzione degli impianti di climatizzazione e ventilazione per i prodotti e sistemi di Mitsubishi Electric. Chiarimenti sul funzionamento dei sistemi di climatizzazione L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consigliano di immettere il più possibile aria esterna nei […]

Sanificazione Climatizzatori

Prodotti e sistemi di Mitsubishi Electric

A seguito dell’emergenza COVID-19, è disponibile una guida per la gestione e conduzione degli impianti di climatizzazione e ventilazione per i prodotti e sistemi di Mitsubishi Electric.

Chiarimenti sul funzionamento dei sistemi di climatizzazione

L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consigliano di immettere il più possibile aria esterna nei locali chiusi per migliorare il ricambio d’aria negli ambienti e ridurre i rischi di contagio da Coronavirus (tecnicamente SARS-CoV2-19, per brevità COVID-19).

Importanti enti internazionali come ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers) e REHVA (Federation of European Heating, Ventilation and Air Conditioning associations) hanno elaborato documenti e protocolli sul Coronavirus.

A seguito di alcuni casi di disinformazione sul mercato italiano, le associazioni di categoria si sono espresse per fornire chiarimenti sul funzionamento dei sistemi di climatizzazione.

Assoclima (Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione) precisa le due modalità possibili per il ricambio d’aria:

  • Naturale con apertura delle finestre
  • Forzata tramite impianti di climatizzazione con ventilazione forzata (immissione di aria esterna negli ambienti tramite l’uso di ventilatori)

Usando impianti di climatizzazione con ventilazione forzata si riduce il rischio di contagio in quanto si diluisce la possibile concentrazione del virus all’interno di locali chiusi.
A riguardo è però necessario fare una precisazione sul ricircolo di aria tra un locale e l’altro che potrebbe invece comportare un aumento di rischi di contagio ove il virus fosse già presente.

In data 22 Maggio 2020 la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, con il supporto degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica e all’unanimità (ai sensi dell’art. 1 comma 14 del decreto-legge n. 33/2020) l’aggiornamento e l’integrazione alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive

In caso di impianti di condizionamento con presenza di ricircolo vengono fornite in generale le seguenti indicazioni:

“Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.”

Per Strutture Ricettive, Palestre (a cui si aggiunge l’attività di Noleggio di veicoli e altre attrezzature) viene invece mantenuta la seguente raccomandazione:

“Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati”.

Si rimanda comunque alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” per il dettaglio del caso.

AiCARR (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione) nel suo prontuario suggerisce le operazioni da adottare in caso di presenza di ricircoli d’aria per ridurre i rischi di contagio.

Idrauligò

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DomenicaChiuso

La conclusione alla quale sono arrivati gli esperti delle Associazioni è che la ventilazione e la filtrazione fornite dai sistemi di climatizzazione utilizzati per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo contribuiscono a ridurre la concentrazione di SARS-CoV-2 nell’aria e quindi il rischio di trasmissione. Al contrario, spazi non climatizzati possono causare stress termico e, soprattutto nei soggetti più deboli, ridurre la resistenza alle infezioni. In generale, quindi, secondo gli esperti lo spegnimento dei sistemi di climatizzazione e ventilazione non è una misura raccomandata per ridurre la trasmissione del virus.

Per maggiore prudenza, soprattutto nelle aree geografiche a maggiore endemia, oltre al rispetto del distanziamento sociale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale viene consigliato di procedere con una sanificazione degli ambienti alla riapertura delle attività e con una pulizia giornaliera e una sanificazione periodica durante la fase di esercizio, come indicato nei documenti prodotti dal Ministero della Salute, dall’ISS e dall’Inail.
Per quanto riguarda invece gli impianti di climatizzazione, prima della loro accensione stagionale è necessario procedere con le normali attività di pulizia e manutenzione atte a garantirne il corretto funzionamento.

Sul sito di ANIMA – Confindustria Meccanica varia sono inoltre disponibili gli ultimi aggiornamenti in materia di Covid-19 che seguiranno l’evolversi della situazione a livello nazionale.

Ventilazione meccanica controllata: 99.6% in meno di particelle contaminate

Gli ambienti possono essere facilmente contaminati con particelle di virus sospese in area, per rendere nuovamente salubre l’aria di questi luoghi confinati è necessario ricorrere a strumenti che consentono l’areazione forzata degli ambienti.

Ricerche dimostrano che i sistemi di ventilazione svolgono un ruolo determinante per il controllo e la dispersione di particelle dannose presenti nell’aria di ambienti chiusi.

Uno studio realizzato dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Research dimostra che raddoppiando la portata dell’aria condizionata all’interno di una stanza chiusa si abbatte la concentrazione delle particelle contaminate del 99,6% portandone la presenza a percentuali bassissime ed irrilevanti ai fini del contagio. Il ricambio d’aria negli ambienti, per mezzo di sistemi di purificazione o di ventilazione meccanica controllata consente di diluire significativamente la presenza di patogeni nell’aria.

Per ambienti scolastici, pubblici o in mezzi di trasporto collettivo l’areazione controllata potrebbe rivelarsi una soluzione volta all’abbattimento del rischio di contagio.

FAQ

Il Corona virus è trasmissibile attraverso il climatizzatore?

Non c’è alcuna evidenza scientifica nella trasmissione del virus attraverso l’utilizzo del climatizzatore. Le associazioni di categoria come AICARR consigliano di non interrompere l’utilizzo dei sistemi di climatizzazione onde evitare stress termici.

L’utilizzo dell’impianto di climatizzazione è sicuro?

Per quanto riguarda i climatizzatori domestici, questi ricircolano l’aria interna, deumidificandola, raffreddandola e filtrandola da polveri e altri inquinanti. In assenza di contagiati in casa non ci può essere il virus, quindi l’accensione degli impianti di climatizzazione non influisce in alcun modo sul rischio di contagio.

Per quanto riguarda invece ambienti commerciali o del terziario, Associazioni di settore e comitati scientifici hanno confermato che l’utilizzo della climatizzazione non è intrinsecamente fattore di diffusione del contagio. Tuttavia occorre valutare la tipologia del singolo impianto per mettere in atto le opportune regolazioni e le modalità operative più idonee. E’ consigliabile rivolgersi al costruttore e/o al progettista per ulteriori informazioni.

In caso di impianti di condizionamento con ricircolo, si rimanda alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” per maggiori informazioni.

Esistono nuove leggi o normative a seguito del corona virus inerenti l’uso o la manutenzione dei climatizzatori?

A livello nazionale non è stata emessa alcuna nuova legge o normativa; esistono alcune direttive regionali e/o provinciali che obbligano ad effettuare l’igienizzazione straordinaria degli impianti

Che tipo di manutenzione è consigliata?

Per quanto riguarda i climatizzatori domestici, è consigliata la manutenzione ordinaria come previsto dal libretto di uso e manutenzione, come pulizia e lavaggio filtri ed eventualmente la loro sostituzione.

Per quanto riguarda invece ambienti commerciali o del terziario, è consigliata una manutenzione straordinaria più frequente, intesa come igienizzazione e disinfezione delle batterie di scambio, dei filtri ed eventualmente la loro sostituzione. Fare riferimento a ordinanze nazionali e locali per eventuali ulteriori misure da adottare.

Quali accorgimenti devo adottare per mantenere l’aria salubre?

L’Istituto Superiore di Sanità e le associazioni di settore sono tutte concordi nell’affermare che un adeguato ricambio d’aria negli ambienti è di grande aiuto per mantenere l’ambiente salubre, riportando le corrette percentuali di ossigeno e anidride carbonica e diluendo eventuali concentrazioni di inquinanti.

Come fare per ventilare adeguatamente gli ambienti?

Se non si dispone di ventilazione meccanica controllata è consigliabile arieggiare gli ambienti più volte al giorno aprendo le finestre, possibilmente quelle non sono rivolte verso strade trafficate

Che cosa è la Ventilazione Meccanica Controllata?

La VMC è un sistema di ventilazione che permette di rinnovare l’aria in modo forzato, senza aprire le finestre, tramite dei ventilatori di immissione e di estrazione. L’aria di rinnovo viene prima filtrata dagli inquinanti esterni e poi immessa negli ambienti

Qual è la differenza tra Sanificazione e Igienizzazione/Disinfezione?

Dal punto di vista formale si parla di Sanificazione riferendosi agli ambienti e agli oggetti in esso contenuti, mentre si utilizzano i termini di Igienizzazione e Disinfezione per riferirsi ai macchinari come per esempio i climatizzatori.

In cosa consiste l’igienizzazione e la disinfezione di un climatizzatore?

L’intervento consiste in una pulizia meccanica delle superficie esterne con prodotti detergenti e igienizzanti, la pulizia o sostituzione del filtro aria, la pulizia della batteria di scambio e delle ventole, e la disinfezione tramite prodotti appositi.

I lavori di igienizzazione e disinfezione devono sempre essere effettuati da personale specializzato?

La pulizia delle parti esterne e la sostituzione di un filtro aria dei climatizzatori non è soggetta a normative, ma per la igienizzazione e disinfezione completa necessita accedere alle parti interne dell’unità (contenenti gas refrigerante), pertanto il personale deve essere certificato F-GAS.

Dopo l’igienizzazione di un impianto, viene rilasciato un documento che attesti la validità dell’intervento effettuato?

Non esiste una modalità o obbligo legislativo in tal senso (al di là di qualche direttiva regionale o locale), questo aspetto viene lasciato alla professionalità della ditta che ha effettuato l’intervento; ad esempio i documenti che possono essere richiesti sono le caratteristiche dei prodotti utilizzati e se necessario un tampone ambientale prima e dopo l’intervento, effettuato da apposito laboratorio specializzato.

E’ consigliabile o obbligatorio effettuare la Sanificazione degli ambienti?

Per gli ambienti pubblici e privati, soggetti alla frequentazione temporanea o permanente di personale, occorre riferirsi nell’ordine, a ordinanze nazionali, regionali, locali, e a direttive interne aziendali da valutare caso per caso.

Chi può effettuare la Sanificazione degli ambienti?

La Sanificazione degli ambienti può essere effettuata da aziende in possesso di idoneo codice ATECO

Vi sono agevolazioni fiscali per chi effettua le attività di Sanificazione, Igienizzazione, Disinfezione?

Il sito dell’Agenzia delle Entrate descrive le circostanze per le quali è possibile accedere ad agevolazioni fiscali. Ad oggi esse sono previste solo per le attività di Sanificazione ambienti.

Le informazioni sono soggette a continuo aggiornamento, in relazione all’evoluzione della situazione e ai risultati degli studi della comunità tecnica, scientifica e sanitaria.